L’arte di ascoltare silenzio (e frastuono)

Silenzio

Nella frenesia delle nostre vite quotidiane, dove il rumore e le distrazioni sembrano essere all’ordine del giorno, c’è un tacito compagno che spesso trascuriamo: il silenzio.

Hai mai preso una pausa per ascoltarlo?

Questa dimensione, spesso sottovalutata, è viva e pulsante, come sottolineato nel libro di Livia Chandra Candiani, “Il silenzio è cosa viva”.

Ma cosa significa ascoltare il silenzio? Forse te lo stai chiedendo proprio ora.

“Non tutti i silenzi sono uguali” e questa affermazione è tanto vera nella nostra vita quotidiana quanto nell’ambiente lavorativo. Il silenzio non è semplicemente l’assenza di suoni, ma piuttosto un invito, un’opportunità per immergersi in qualcosa di profondo e avvolgente, dove tutto ciò che è necessario è già stato detto. È uno spazio dove il rumore del mondo esterno si dissolve, consentendo alle nostre menti di trovare chiarezza e serenità.

Nel caos del tuo ufficio o della sala riunioni, il silenzio può sembrarti un lusso irraggiungibile.

Tuttavia, hai mai pensato che il silenzio sia dentro di te e possa essere un antidoto al frastuono, sia esterno che interno?

Il silenzio, inoltre, è un alleato potente per la nostra produttività e creatività. Infatti, è nei momenti di quiete interiore che siamo più concentrati e le migliori idee hanno spazio per germogliare, libere dalle distrazioni e dai condizionamenti.

Proviamo ad analizzare le pause di silenzio che ci concediamo nelle nostre giornate, prendendo consapevolezza delle nostre abitudini e provando a coltivare nuove intenzioni. Che si tratti di completare una presentazione importante, di risolvere un problema complesso, di sbollire una tensione emotiva, di placare una fastidiosa vocina interiore, … fare una pausa di silenzio, semplicemente respirando, può fare la differenza, perché crea spazio nel corpo e nella mente.

Ma il silenzio non è solo una tregua dal troppo pieno delle nostre vite, una pausa dalla frenesia quotidiana, è anche un’opportunità per ascoltare con attenzione e curiosità ciò che ci abita: pensieri, sensazioni, emozioni, desideri, bisogni. Un modo per scoprirci e riscoprirci, accogliendoci con gentilezza e compassione, facendo spazio a tutto ciò che risiede o transita nel profondo di noi.

È proprio in questi momenti di calma e di ascolto che possiamo poi riscoprire la connessione con l’altro, con la natura, con la comunità.

In ambito lavorativo, possiamo integrare il silenzio nella nostra routine quotidiana in alcuni semplici momenti:

  • Possiamo iniziare la giornata con qualche minuto di meditazione silenziosa, concentrandoci sulle sensazioni del nostro respiro e nient’altro, per stabilire una maggiore centratura. Questo momento di quiete ci permette di prepararci per la giornata che ci aspetta, facendo spazio nel corpo e nella mente, mettendo da parte le distrazioni esterne e facendo emergere le nostre intenzioni più autentiche.

  • Durante le riunioni o le interazioni con chi collabora con noi, possiamo praticare l’ascolto attivo in silenzio, dedicando tutta la nostra attenzione alla persona che sta parlando, senza interromperla e senza pensare anticipatamente alla nostra risposta. Mettiamo da parte le nostre preoccupazioni e pensieri, concentrandoci su ciò che l’altra persona ci sta comunicando. Questo non solo ci aiuta a comprendere meglio il punto di vista dell’altro, ma alimenta un ambiente di fiducia e rispetto reciproco.

  • Possiamo prendere delle pause di riflessione durante la giornata per analizzare silenziosamente le nostre interazioni con gli altri. Chiediamoci come possiamo essere più presenti ed empatici nei confronti di familiari, amici, colleghi e concittadini, come possiamo contribuire a creare un ambiente più sano, rispettoso e collaborativo.

Anche quando la frenesia sembra prendere il sopravvento è sempre possibile creare spazi di silenzio, momenti di tranquillità interiore che ci aiutano a riconnetterci a noi e agli altri, permettendoci di affrontare le sfide quotidiane con maggiore calma e chiarezza mentale.

La pratica di Mindfulness è un ottimo allenamento quotidiano al silenzio e all’ascolto, che non si limita a potenziare il nostro benessere individuale, ma ha un impatto positivo anche sulle nostre relazioni, sulla cultura aziendale, sulla comunità sociale.

Nel libro di Candiani, si sottolinea che il silenzio non è una fuga dal mondo, ma piuttosto un ritorno a noi stessi, un modo per integrare la consapevolezza e la presenza nel nostro lavoro e nella nostra vita quotidiana. In un’epoca in cui siamo costantemente bombardati da stimoli esterni, trovare momenti di silenzio può essere rivoluzionario.

Quindi, la prossima volta che ti trovi immerso nel caos dell’ufficio, ricorda l’importanza del silenzio, un compagno di lavoro inatteso, pronto ad offrirti chiarezza, ispirazione e serenità. Abbraccialo e lascia che ti guidi verso una nuova consapevolezza.

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