Ho letto, nelle ultime settimane, tanti consigli per ‘’affrontare al meglio questo periodo’’. Alcuni di loro molto utili altri semplicemente ridondanti. Non sono qui per fornirtene di nuovi, ma per dirti qualcosa che la mia pratica di Mindfulness mi ha insegnato con il tempo e che mi è stata di fondamentale importanza.
Quando sono seduta per la mia pratica, ogni giorno è diverso. La mente alle volte collabora, altre si ribella. Il corpo alle volte è docile e morbido, altre è teso e rigido. La pratica, ripetuta, mi ha insegnato che qualunque sia il panorama delle cose che succedono dentro di me, posso sedermi e stare.
Non parlo di stare per capire, stare per aiutare, stare per trovare una soluzione, ma stare per la bellezza di prendersi il tempo di stare accanto alle nostre fatiche. Stare accanto a ciò che non possiamo gestire, fermare e controllare.
Stare accanto è la più grande tra le forme di cura che conosco, mostra l’interesse smisurato di prendersi del tempo per qualcosa che non possiamo risolvere ma di cui comunque vogliamo occuparci. Immaginatevi la disperazione di una persona per voi molto importante davanti a qualcosa che non può cambiare. Non potendo aiutare, cosa fareste per questa persona se non stargli accanto? E quanto conta, per la vostra esperienza, la presenza vera, interessata e autentica di qualcuno in un momento difficile?
Ecco, la mia pratica, mi ha portato a rivolgere lo stesso atto di amore radicale verso me stessa:
stare accanto a me, ogni volta che ne sento bisogno.
Lo spazio protetto che è la pratica mi permette di stare, senza giudizio, senza remore, a tutto quello che accade dentro. Quando ti alleni a stare dentro, qualsiasi cosa ci sia, porti questa attitudine anche fuori, qualsiasi cosa trovi.
La pratica non è uno staccarsi dalla realtà ma piuttosto un allenarsi a vivere la realtà con una lucidità tale da permettere di guardare senza restare intrappolati da ciò che viene osservato.
Non ho nuovi consigli né tantomeno soluzioni da fornirti in un periodo che ci riserva solo grandi interrogativi, ma volevo condividere con te la ricchezza che la pratica ha fatto crescere in me e che può far crescere anche in te se scegli di coltivarla con un’intenzione ferma e gentile.
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A presto!
