In che modo la Mindfulness ci aiuta a staccare la spina da pensieri e sentimenti invadenti, mantenendo calma, focus e lucidità in situazioni nuove, incerte e mutevoli.
Di solito si pensa che pensieri ed emozioni difficili non debbano essere presenti al lavoro. Ai leader viene chiesto di ispirare fiducia e smorzare ogni negatività. Ma questo va contro la nostra natura. Tutti gli esseri umani sani hanno un flusso interiore costante di pensieri e sentimenti che includono critiche, auto-critiche, dubbi, timori, ansia, rabbia, insofferenza. È il nostro organismo che svolge il lavoro per cui è stato progettato: cercare di anticipare e risolvere i problemi, evitare potenziali insidie e permetterci di sopravvivere!
Nella nostra pratica di consulenza strategica Mindfulness based, per molte aziende italiane e internazionali, vediamo molti leader in difficoltà non perché abbiano pensieri e sentimenti difficili da gestire – questo è inevitabile – ma perché ne vengono catturati e travolti. Ciò avviene in due modi principalmente:
- perché trattano i pensieri come fossero fatti, verità e non produzioni mentali soggettive e passeggere
- perché sfidano l’esistenza dei pensieri e delle emozioni cercando di cacciarli, sopprimerli, minimizzarli
In entrambi i casi, prestano troppa attenzione alle loro chiacchiere interne consentendo loro di indebolire importanti risorse cognitive che potrebbero essere utilizzate al meglio.
Questo è un problema comune, spesso accentuato da tecniche auto-didatte molto popolari. Vediamo regolarmente manager con ricorrenti sfide emotive al lavoro: ansia per le scadenze e le incertezze, invidia per il successo degli altri, paura del rifiuto, delusione di aspettative, scatti di rabbia fuori controllo, angoscia per offese percepite. Tutti hanno escogitato qualche strategia per “eliminare” il problema: affermazioni positive ripetute nella mente o a voce alta, come per es. “io valgo, io sono fiducioso, io mi merito di meglio, …”.
Chiaramente, queste tecniche non funzionano – infatti, un’ampia ricerca mostra che il tentativo di minimizzare, ignorare o sopprimere pensieri ed emozioni difficili serve solo ad amplificarli.
La Mindfulness propone un approccio diverso, basato su 4 elementi fondamentali.
- IL CORPO COME ALLEATO: la possibilità di staccare la spina dai pensieri allenandosi a direzionare l’attenzione sul corpo: quando il nostro cervello è impegnato a sentire, ovvero percepire con gli organi di senso, gli è preclusa la possibilità di pensare. I pensieri dunque se ne vanno da soli senza doverli respingere, con relativo consumo energetico. La mente diventa libera e lucida, pronta per affrontare la sfida del momento.
- ACCETTAZIONE E GENTILEZZA COME ATTITUDINI FONDAMENTALI: la possibilità di riconoscere e accogliere con gentilezza qualunque esperienza, piacevole o spiacevole, staccandosi da rigidi copioni legati al “dover essere”: non posso arrabbiarmi, non devo avere paura, devo farcela a tutti i costi. Questi dictat della mente infatti ci impediscono di essere pienamente attenti a ciò che accade, al di là dei nostri desideri, delle nostre aspettative e dei nostri piani. Aprirsi a ciò che emerge con mente e cuore aperti.
- DISIDENTIFICAZIONE DA PENSIERI ED EMOZIONI COME OPPORTUNITÀ: la possibilità di osservare come da un elicottero tutti gli stati emotivi e cognitivi, senza farsene travolgere, ma assumendo un punto di vista più distaccato e allo stesso tempo partecipe, che permetta di rimanere nel flusso naturale dell’esperienza, senza rifiutarla o rimanerne intrappolati
- AUTO-REGOLAZIONE EMOTIVA ATTRAVERSO IL RESPIRO: interrompere schemi comportamentali, reattivi e impulsivi, inserendo uno STOP di respiro tra l’impulso e l’azione, e riappropriandosi della capacità di scegliere liberamente e autonomamente quello che vogliamo essere in quello specifico momento
I leader Mindful sono efficaci perché accettano e non cercano di sopprimere le loro esperienze interiori. Si avvicinano a loro in modo consapevole, curioso e aperto, sapendo come fare a osservarle e lasciarle andare, attraverso l’ancoraggio al corpo.
Sviluppano ciò che chiamiamo Emotional Agility (agilità emotiva), ovvero facilità nel trattare una materia poco visibile ma fortemente impattante come quella che abita il nostro mondo interno. Nella nostra complessa economia, fatta di grande incertezza, vulnerabilità, imprevedibilità e volatilità (VUCA), questa capacità di mantenere un centro, un equilibrio psico-fisico e una saggezza e lucidità di fondo, è essenziale.
Numerosi studi, dimostrano che la pratica di Mindfulness, sviluppando agilità emotiva, può aiutare le persone non solo a vivere meglio ma ad alleviare lo stress, ridurre gli errori, diventare più innovative e migliorare le prestazioni lavorative.
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A presto!